LOSA 2 – Hub Logistico della Salute – Digital Edition

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Obiettivi del progetto

A inizio 2022 si è concluso lo studio di prefattibilità, cofinanziato dalla Camera di commercio di Torino, “LOSA: HUB LOgistico della SAlute“, una due diligence per individuare le caratteristiche di una piattaforma logistica settoriale dedicata alla logistica della salute, mettendo a sistema un modello logistico distributivo basato sulla concentrazione degli attuali magazzini in unico hub logistico, dove organizzare tutte le attività oggi disperse in una molteplicità di depositi periferici, in una logica di accorpamento e gestione centralizzata già utilizzata efficacemente in altri settori.

Durante la presentazione del progetto agli Stakeholder è emerso l’auspicio ad un approfondimento per far diventare lo studio di prefattibilità, un vero e proprio Studio di Fattibilità, da poter presentare a un panel di possibili investitori. 

Sono stati sottolineati in particolare due aspetti centrali da approfondire nella seconda edizione del Progetto:

  • le possibili tipologie insediative dell’Hub LOSA
  • l’importanza di una sua maggiore caratterizzazione dal punto di vista del ruolo che i nuovi strumenti dell’Information Technology possono avere nella definizione di un hub logistico e dei processi che lo caratterizzano.  

Per quanto concerne il primo punto, è emersa come fattore essenziale la possibile localizzazione di Losa in un contesto sostenibile di riuso e rigenerazione di immobili esistenti, riprendendo tra l’altro un tema già affrontato nel progetto “Fabbricare il Futuro: scambio di esperienze di riuso/ ridestinazione e rigenerazione del patrimonio immobiliare industriale”, realizzato dal Consorzio Insediamenti Produttivi e cofinanziato dalla Camera di commercio di Torino. 

È quindi uno degli obiettivi diLOSA 2 – HUB LOgistico della Salute – Digital Edition” quello di individuare aree dismesse della Città Metropolitana di Torino dove localizzare l’Hub, adeguando il progetto alle caratteristiche del terreno ospitante e tracciando, nello studio di fattibilità, le linee guida che facilitino il successo di progetti “brownfield” di rigenerazione, riuso e ridestinazione, più attrattivi per gli investitori.

Tutto ciò tenendo ben presente la leva finanziaria del PNRR che, nell’ambito della missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, attribuisce un cospicuo finanziamento ai siti orfani, con l’obiettivo di dare loro un secondo uso, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo l’economia circolare

Per quanto concerne invece l’aspetto dell’Information Technology applicata alla logistica, l’obiettivo è quello di tracciare un benchmark dei possibili investimenti in tecnologia della cosiddetta Logistica 4.0, che non si limitano alla mera gestione dei magazzini di medicinali e presidi medici ma a una più generale gestione dei processi, con importanti innovazioni in tema di riduzione dell’impatto ambientale.

La tecnologia, infatti, contribuendo all’ottimizzazione dei processi, aiuta la riduzione delle emissioni nocive. Questo è possibile perché la riconversione del settore in ottica digitale non è solo utilizzo di tecnologia ma porta con sé una nuova visione dell’intero processo: non solo magazzino quindi ma anche miglioramento della sicurezza, grazie alle tecnologie di manutenzione predittiva, riduzione dei costi di manutenzione, tracciabilità